GARANZIA GIOVANI: DAL 1° MARZO PAGANO ANCHE L'AZIENDE

Doveva essere un prezioso strumento per l’inserimento nel mondo del lavoro di neo diplomati e giovanissimi ma si è tradotto in una clamorosa forma di sfruttamento: ad un anno e mezzo dalla sua attivazione, la Comunità Europea ha quindi deciso di ridurre di oltre il 60% i fondi destinati a “Garanzia Giovani”.

Tutta colpa delle aziende che, invece di utilizzare l’ormai famigerato tirocinio per insegnare a ragazzi privi di esperienza una nuova professione, lo ha sfruttato in sostituzione di altre forme contrattuali. La possibilità di “assumere” qualcuno il cui stipendio sarebbe stato a carico della Regione, la quale a sua volta avrebbe ricevuto finanziamenti dalla Comunità Europea, ha infatti fatto gola a tanti, troppi, con la conseguenza che le normali forme contrattuali sono state per oltre un anno e mezzo letteralmente archiviate.

E così, un vero e proprio esercito di giovani, laureati e persino specializzati con tanto di master, si è trovato a lavorare a meno di 500 euro al mese 8 ore al giorno con compensi in perenne e grave ritardo. Si parla di 17mila persone impiegate con questo sistema nella Regione Lazio, 10 mila solo in provincia di Latina, impossibilitate a lavorare se non tramite “Garanzia Giovani”. Ma ora la Comunità Europea ha detto basta e, a partire dal mese di marzo, le aziende che vorranno assumere qualcuno con la formula del tirocinio dovranno sborsare 200 dei 500€ lordi previsti.

Tra gli errori più grossolani commessi in fase di progettazione quello di estendere il programma ad una fascia di età troppo ampia, 19-29 anni, con il risultato che neo diplomati e laureati eccellenti sono stati messi sullo stesso piano. Un vero e proprio peccato perché se il programma fosse stato preso per quello che effettivamente era, ovvero un piano per inserire nel mondo del lavoro giovanissimi senza esperienza, i risultati sarebbero stati importantissimi.

 fonte ilCaffè.tv